Il Resveratrolo è un polifenolo di origine vegetale che si trova naturalmente nella buccia e nei semi dell'uva. La forma più attiva di resveratrolo, il trans-resveratrolo, è nota per attivare il gene della longevità SIRT1 e può esercitare effetti benefici sul cervello che invecchia.
Ma il resveratrolo può potenzialmente influire sull'apprendimento, sulle prestazioni della memoria e sulla connettività funzionale dell'ippocampo durante l'invecchiamento?
In questo articolo esploreremo gli effetti del consumo a lungo termine di resveratrolo sulle prestazioni della memoria e sulla funzionalità dell'ippocampo, entrambi associati al declino cognitivo legato all'età.
Punti Chiave:
- L'invecchiamento è un processo naturale di sviluppo associato a cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello che possono causare un deterioramento cognitivo.
- L'integrazione con resveratrolo può migliorare le prestazioni della memoria e la connettività funzionale dell'ippocampo negli adulti sani, ed è associata a un miglioramento del metabolismo del glucosio e a una riduzione del grasso corporeo.
- Sebbene esistano poche prove che un'attività specifica protegga dal decadimento legato all'età, stili di vita sani possono ridurre il tasso di declino cognitivo osservato durante l'invecchiamento e aiutare a ritardare l'insorgenza di sintomi mentali.
Invecchiamento e Capacità Cognitive
Con l'aumento globale della durata della vita e l'invecchiamento della popolazione, il declino cognitivo è emerso come problema sanitario e sociale. Alcune capacità mentali diminuiscono dalla mezza età in poi, tra cui la memoria, le funzioni esecutive, la velocità di elaborazione e il ragionamento. Queste capacità sono essenziali per le attività quotidiane, per vivere in modo indipendente e condurre una vita appagante1.
L'invecchiamento è un normale processo di sviluppo associato a cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello, tra cui alterazioni nella struttura neuronale senza nee sopravvenga la morte, perdita di sinapsi e disfunzione delle reti neuronali. Questi cambiamenti legati all'età nella struttura e nella funzione delle sinapsi e delle reti neuronali sono correlati al declino cognitivo nell'invecchiamento2.
Le malattie legate all'età accelerano il tasso di disfunzione neuronale, perdita neuronale e declino cognitivo. Alcuni fattori di rischio per la demenza (stati patologici) aumentano anche il rischio di declino delle normali capacità cognitive1:
- età,
- ipertensione,
- diabete,
- forma fisica,
- e istruzione.
Comprendere i fattori di rischio e i meccanismi dei cambiamenti cognitivi legati all’età può essere sfidante, ma questa consapevolezza può aiutare i ricercatori a trovare strumenti per affrontare in modo migliore l’invecchiamento.
Gli Effetti del Resveratrolo sulle Prestazioni della Memoria e sulla Connettività dell'Ippocampo
Il resveratrolo è un composto sicuro e ben tollerato presente in molti alimenti, come uva, vino rosso, arachidi e mirtilli. Studi non clinici hanno dimostrato che il resveratrolo è un potente composto anti-invecchiamento. I suoi meccanismi anti-invecchiamento includono la soppressione dello stress ossidativo, l'attenuazione delle reazioni infiammatorie, il miglioramento della funzione mitocondriale e la regolazione dell'apoptosi3. Pertanto, il consumo di resveratrolo sta prendendo piede come strategia per preservare la salute del cervello durante l'invecchiamento.
Uno studio in doppio cieco controllato con placebo ha valutato gli effetti dell'integrazione di resveratrolo (200 mg/giorno). Adulti sani in sovrappeso (50-80 anni, con indice di massa corporea di 25-30 kg/m2) sono stati sottoposti a test su esercizi di memoria e neuroimaging per valutare a riposo il volume, la microstruttura e la connettività funzionale dell'ippocampo, una regione critica coinvolta nelle funzioni della memoria4.
Dopo 26 settimane di trattamento, i soggetti del gruppo resveratrolo hanno mostrato migliori prestazioni della memoria con aumenti sostanziali nella connettività funzionale dell'ippocampo alle aree frontale, parietale e occipitale rispetto al gruppo placebo. Questi aumenti osservati nei partecipanti dopo il consumo di resveratrolo riflettono miglioramenti nell'integrità e nella funzionalità dell'ippocampo4.
Il consumo di resveratrolo ha ridotto l'emoglobina glicata (HbA1c, il marcatore a lungo termine del controllo del glucosio) e il grasso corporeo, indicando che migliora il metabolismo energetico. Alcuni studi hanno suggerito che l'ippocampo è particolarmente vulnerabile ai disturbi nell'apporto e nel metabolismo del glucosio4.
Una ricerca recente ha valutato gli effetti dell'integrazione di resveratrolo (200 mg/giorno) su soggetti sani (60-79 anni) con un ampio intervallo di indice di massa corporea (21-37 kg/m2). Lo studio non è riuscito a rilevare miglioramenti significativi dopo sei mesi di assunzione del resveratrolo. Entrambi i gruppi al momento del follow-up hanno presentato un aumento del grasso corporeo e del colesterolo nel tempo e una diminuzione dell'attività fisica. Questa mancanza di risultati è stata associata a cambiamenti sfavorevoli nello stile di vita, diminuzioni nei fattori neurotrofici derivati dal cervello e ad un aumento dei marcatori infiammatori5.
Principali Scoperte
Dopo un consumo prolungato di resveratrolo, i soggetti sani hanno migliorato le prestazioni della memoria, il metabolismo del glucosio e la connettività funzionale dell'ippocampo. Questi risultati indicano che il resveratrolo esercita effetti neuroprotettivi all'interno dell'ippocampo e migliora le reti di connettività negli adulti sani4.
Nei soggetti con un ampio intervallo di indice di massa corporea, la mancanza di risultati è stata associata a cambiamenti avversi nel loro stile di vita. Ci sono prove emergenti che stili di vita sani riducono il declino cognitivo osservato con l'invecchiamento e aiutano a ritardare l'insorgenza di sintomi mentali nelle malattie associate all'età2. Quindi, i cambiamenti nello stile di vita potrebbero essere cruciali per un invecchiamento sano.
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